Editori e pirati by Robert Darnton

Editori e pirati by Robert Darnton

autore:Robert Darnton [Darnton, Robert]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788845986611
editore: Adelphi
pubblicato: 2023-04-24T00:00:00+00:00


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IL NOSTRO UOMO A PARIGI

La pirateria era innanzitutto una corsa ai mercati. Per arrivare prima degli altri, il pirata doveva sapere quali libri erano appena stati pubblicati e quali stavano vendendo meglio. Doveva anche tenersi al passo con le tendenze del mondo letterario nel suo complesso. Tutte queste informazioni provenivano da Parigi, che era il centro di quel mondo. Le case editrici situate lontano dalla capitale, quindi, assumevano agenti che passassero loro le informazioni e che si facessero inoltre carico di tutte le grane che potevano presentarsi, perché c’erano sempre fatture da riscuotere, colli da recuperare e funzionari governativi da coltivare. C’erano anche autori da contattare, perché a volte i pirati pubblicavano opere originali – sempre che riuscissero ad acquistarne il manoscritto a condizioni vantaggiose.

Come si è visto nel settimo capitolo, tali funzioni erano così importanti che il contratto istitutivo della Confederazione svizzera prevedeva che i tre editori mantenessero un agente comune a Parigi. L’homme de confiance della STN, come veniva chiamato il suo agente, era un nodo cruciale nella sua rete di corrispondenti. La STN cercò per anni di trovare l’uomo giusto, valutando un candidato dopo l’altro, perché il lavoro richiedeva una combinazione rara di competenze e contatti personali. Occasionalmente assumeva qualcuno in grado di scrivere rapporti che fornivano un’istantanea del mercato librario e sembravano veri e propri saggi letterari. Finché durava, quelle informazioni erano preziose; ma qualcosa andava sempre storto.

Uno dei primi parigini che la STN cercò di reclutare come agente fu François de Rozier, agronomo e membro dell’Académie des sciences.1 In qualità di direttore del «Journal de physique», fu lieto di aiutare la STN a conquistare abbonati per il suo «Journal helvétique», che si stava espandendo sotto un nuovo direttore, Henri-David de Chaillet, e che cercava di inserirsi nel mercato francese. Ma de Rozier non volle assumersi compiti più sgradevoli, come corrompere i torcolieri affinché sgraffignassero i fogli dei libri che stavano stampando, in modo che la STN potesse arrivare sul mercato prima dei suoi concorrenti. In realtà, ammise, non seguiva abbastanza da vicino il mondo letterario per poter raccomandare opere da piratare. Le suggerì pertanto di assumere un suo amico, il drammaturgo Harny de Guerville, il quale scrisse alla STN proponendo di dedicarsi a tre compiti principali: acquistare le migliori nuove uscite e inviarne una copia a Neuchâtel, accompagnare ciascuna con una nota critica, e comporre versi manoscritti e altri testi occasionali da pubblicare nel suo «Journal helvétique». Harny si offrì inoltre di raccogliere abbonamenti per il «Journal helvétique» e di fornire altri servizi, il tutto per 600 L. all’anno.

Ostervald rifiutò l’offerta, probabilmente perché la riteneva troppo costosa, e cercò altre reclute tra gli autori parigini che inviavano articoli da pubblicare sul «Journal helvétique». Uno di loro, Daudet de Jossan, sembrava accontentarsi di un compenso più modesto ed essere altrettanto ammanicato di Harny.2 Anzi, sostenne di poter incontrare Rousseau e chiedere il suo appoggio per conto della STN. Ostervald incoraggiò Daudet a perseguire quella strada, ma Rousseau si rifiutò di incontrarlo. «Non vuole sentir parlare di letteratura.



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